Agroalimentare
03/01/2013
Arrivano Spyros, vincitore di MasterChef e Salvatore Striano
Inaugurazione per il monumento al tartufo più grande del mondo.
San Miniato (Pi) - Ultimo week end della 42° Mostra Mercato Nazionale del Tartufo Bianco di San Miniato. Le condizioni climatiche favorevoli, sono state la gioia dei cercatori di tartufo, tanto che è stata trovata una pepita d’oro veramente di pregio dal peso di 540 grammi e il tempo favorevole ha favorito la crescita di questo fantastico tubero. Il borsino del Tartufo Bianco vede stabili le quotazioni intorno a 3500 euro al kg per i pezzi di piccola pezzatura, mentre per la maxi pepita trovata, regolarmente registrata per concorrere all’assegnazione del “Tartufo d’oro”, si parla di una valutazione minima di 3000 euro. Domenica 25 ci saranno le premiazioni e vedremo quale sarà il tartufo bianco più grosso ritrovato nella stagione.
Il monumento al tartufo più grosso del mondo
E' stato inaugurato domenica 25 novembre il monumento che ricorda e celebra il ritrovamento del tartufo più grosso del mondo. In occasione della 42° Mostra Mercato Nazionale il campione del mondo di forgiatura Massimiliano Benvenuti, insieme a un gruppo di colleghi proveniente da tutta Italia e formato da Graziano Destri, Fabio Destri, Davide Caprilli, Andrea Cosci, Federico Gasparri, Stefano Fagioli, Dario Fagioli, Luca Bonanni, Marcello Aristei, Diego Imperatore, Gianfranco Brancorsini, Giannino Brancorsini, Gabrio Grilli, Renato Nanni, Alvaro Ricci, Alessandro Coli, ha realizzato, forgiandolo dal vivo, un monumento al “tartufone” dei record (pesava 2520 grammi) e al record mondiale che San Miniato detiene. Si tratta di un’opera a misura d’uomo dal peso di oltre un quintale e mezzo realizzata interamente in ferro battuto che le mani sapienti di un’arte dal fascino antico hanno realizzato a colpi di martello davanti ai visitatori della mostra mercato in un autentico spettacolo. Il monumento rende idealmente onore a tutti i tartufai e ai cani campioni che nel tempo hanno fatto la storia di questa terra ed è stato collocato con un’apposita cerimonia alla presenza delle autorità e della cittadinanza, in in uno slargo panoramico su piazza Dante Alighieri e sui giardini Pietro Bucalossi.
Oro bianco, il tartufo di San Miniato in un libro
In palazzo comunale si è tenuta la presentazione del libro “Oro Bianco, il Tartufo Bianco di San Miniato” scritto da Riccardo Buti e Fabrizio Mandorlini che ha visto la presenza di Giovanni Urti presidente della Fondazione San Miniato Promozione, Michele Matteoli Presidente della Cuoiodepur e il sindaco Vittorio Gabbanini a cui è affidata l'introduzione del libro. Dice: “Un vero e proprio giacimento enogastronomico caratterizza il territorio di San Miniato, con una varietà di prodotti tipici. Tra tutti il Tartufo Bianco delle Colline Sanminiatesi a cui la città dedicata una Mostra Mercato Nazionale che si svolge ogni anno negli ultimi tre week-end di novembre. San Miniato è una delle principali zone di produzione, tra le poche predilette dalla natura, per una felice combinazione tra vegetazione forestale e substrato geologico del pregiatissimo Tartufo Bianco definito il “Cibo dei Re” e chiamato scientificamente “Tuber Magnatum Pico”. Il Tartufo Bianco delle Colline Sanminatesi, così definito da una specifica legge regionale, rappresenta una tradizione che nasce in epoca medievale tramandata da generazioni di tartufai. Negli ultimi anni si è andata rafforzando l’esigenza di conoscere lo stato delle risorse ambientali, le situazioni di rischio al fine di garantirne la salvaguardia e mantenere il territorio idoneo a questa produzione. Le scelte fatte sono la dimostrazione che la sostenibilità ambientale si sposa con prodotti di alta qualità per le più note griffe internazionali, orgoglio dello stile italiano nel mondo, grazie al distretto industriale del Comprensorio del Cuoio, il nostro polo di eccellenza”. Al termine è stato presentato il monumento al tartufo più grosso del mondo.
Massaie o chef stellati?
A San Miniato Spyros, il vincitore di MasterChef
Week end con gli stellati Gorini e Stabile e finale tra le massaie per la sfida del tagliolino
Spyros direttamente da MasterChef. Ecco la vita e le ricette del vincitore della prima edizione italiana di MasterChef, il talent show gastronomico più seguito al mondo che ha spopolato anche da noi. Al casting dell’edizione italiana di MasterChef, il primo talent show di cucina italiano, si sono presentati seimila aspiranti, ne sono stati selezionati 40 e uno solo è il vincitore: Spyros. Ha dimostrato ai giudici (il fuoriclasse della cucina italiana Carlo Cracco, lo chef pluristellato Bruno Barbieri e, direttamente dall’edizione americana, Joe Bastianich) passione, bravura, creatività e tenacia. Questo è il premio: un libro di cucina con le ricette create da Spyros, rivisitazioni personali di grandi classici, ma anche aneddoti sulla sua vita e sulla trasmissione. In queste pagine il lettore ritrova il personaggio che, una puntata dopo l’altra, l’ha tenuto avvinto al televisore, in una gara appassionante a suon di primi, secondi e dessert, dalla cucina di MasterChef a quella del cacciatorpediniere Andrea Doria, dell’ambasciata neozelandese o del ristorante di Gualtiero Marchesi. E finalmente potrà scoprirne i segreti. MasterChef è partito negli Stati Uniti nel 2010 ed è approdato già in 18 Paesi. Gli sfidanti si sottopongono a prove fisse – Mystery Box, Invention Test, Pressure Test – e vengono via via eliminati in seguito alla valutazione dei tre giudici. SPYROS THEODORIDIS, nato ad Atene, vive ormai da 15 anni a Modena. Per partecipare a MasterChef ha lasciato il lavoro di impiegato e adesso sogna di aprire un piccolo ristorante sull’isola di Hydra.
Giancarlo Gorini del ristorante Poggio Rosso di Castelnuovo Berardenga (Si), di recente proclamato vincitore tra gli chef emergenti del Centro Italia a Expo Rurale, ha proposto una intrigante e originale interpretazione di una sua ricetta: Insalata di cozze e broccoletti al limone con crema soffice al Parmigiano. Chef stellato e cucina d’autore creativa a base di prodotti della tradizione toscana è il biglietto da visita di Marco Stabile del ristorante l’Ora d’Aria di Firenze, un elegante ambiente contemporaneo dal classico sapore. Stabile ci propone una buona zuppa di cavolo e marroni.
Le massaie sono state protagoniste della finalissima dell’inedita e appassionante sfida per aggiudicarsi il titolo di Massaia Stellata del Tartufo, cucinando un tagliolino al tartufo bianco, sono state giudicate da una appassionata giuria popolare.
ottobre 2024
EDITORIALE
di: Alberto Bortolotti
Qualche tempo fa è finalmente arrivata la risposta alla domanda "a cosa servono i giornalisti a cosa serve il loro Ordine?". L'hanno data in diretta due voci radiofoniche. Sabato 27 maggio sui 97.3 e 97.6 di Radio International il giornalista Leo Vicari (dipendente dell'azienda) si è... (...segue +)