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Agroalimentare

17/10/2017

La bufala tedesca sulla mozzarella di Bufala

Un formaggio a pasta filata venduto sfuso ed etichettato come mozzarella di bufala campana nel reparto gastronomia di due catene della Grande distribuzione in Germania. L’irregolarità è stata scoperta nel corso di uno dei monitoraggi all’estero effettuati dal Consorzio di Tutela della Mozzarella di bufala campana Dop. Immediatamente è scattata la segnalazione da parte del Consorzio all’Ispettorato centrale qualità e repressione frodi del ministero delle Politiche agricole (Icqrf), che ha avviato la procedura “ex officio” prevista dall’Ue, con la responsabilità diretta di ogni Stato membro. Saranno le autorità preposte a definire le ipotesi di illeciti e le conseguenti azioni giudiziarie.

“Il mercato tedesco è strategico per l’export della mozzarella di bufala campana Dop, come abbiamo potuto confermare partecipando alla fiera Anuga di Colonia, che si è conclusa proprio ieri con un bilancio molto positivo in termini di promozione della bufala Dop. Per questo manteniamo alta la vigilanza sui canali e sulle modalità di vendita del prodotto”, commenta il direttore del Consorzio di Tutela, Pier Maria Saccani, e aggiunge: “Quest’ultimo caso testimonia che esistono diverse problematiche all’estero, sulle quali la nostra attenzione è massima”.

L’operazione è avvenuta proprio a ridosso di Anuga e rientra nel “patto di collaborazione” per il monitoraggio congiunto in Europa firmato dal Consorzio di Tutela della mozzarella di bufala campana Dop con i Consorzi di Tutela del Grana Padano Dop, Aceto Balsamico di Modena Igp, Parmigiano Reggiano DOP, Prosciutto di Parma Dop e Prosecco Doc. Un lavoro che nel biennio 2016/2017 contempla oltre 990 visite nei punti vendita di nove Paesi europei (Austria, Belgio, Francia, Germania, Lussemburgo, Olanda, Regno Unito, Spagna e Svizzera).

Oltre a questa intesa, sono stati stipulati accordi con i Consorzi di tutela del Prosecco Doc e del Provolone Valpadana Dop per collaborare nelle azioni di vigilanza nazionale. L’obiettivo è raddoppiare il numero dei controlli effettuati sulla mozzarella di bufala campana dal Consorzio. Nel 2016 sono stati 1289, ma nei primi otto mesi del 2017 il bilancio è già di 2066 controlli, con un aumento del 60%. Entro fine anno si punta a raggiungere i 2500 accertamenti.

 


 

 

 

 

maggio 2025


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