Agroalimentare
07/10/2016
Fattoria Mantellassi e il progetto "Purovino" per il Morellino
Innovazione, tecnologia ed ecosostenibilità ambientale sono l’obiettivo per la produzione di un vino di alta qualità e senza solfiti
Per Fattoria Mantellassi, l’azienda di Magliano in Toscana, leader nella produzione del Morellino di Scansano D.O.C.G, la crescita ha sempre avuto alla base un impegno con la qualità, una qualità che, oltre a una professionalità ereditata ed esercitata con passione sul campo (anzi, in vigna!), non ha perso mai di vista le innovazioni tecnologiche, la ricerca e, di conseguenza, anche la sperimentazione.
La nuova sperimentazione nelle cantine di Fattoria Mantellassi si chiama “Purovino”, un processo di vinificazione che mira all’eliminazione dei “solfiti aggiunti”, tramite l’utilizzo dell’ozono.
Questo importante e ambizioso progetto è stato redatto da un valente agronomo, Daniele Schirru in collaborazione con due importanti istituzioni accademiche: l’Università della Tuscia e la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, sotto la direzione del professor Fabio Mencarelli.
Un vino “Puro” in quanto, attraverso l’utilizzo dell’ozono in vigna, ha anche la funzione di disinfettare e sanificare le foglie della vite regalando anche una maggiore robustezza e salute alla pianta.
Un gas che andrà a sostituire i trattamenti chimici con enormi benefici, perché l’ozono non lascia alcun tipo di residuo in quanto, una volta utilizzato, torna ad essere ossigeno permettendo in tal modo di trattare le piante in sicurezza e tutelare altresì l’ambiente. L’ozono, inoltre, potrà essere utilizzato anche in cantina, non solo per eliminare i solfiti ma anche per disinfettare ambienti, strumenti ecc. proprio per quella sua peculiarità di non lasciare residui nocivi per il consumatore.
Perché questo progetto? Nel processo di vinificazione l’impiego dell’anidride solforosa (nota anche come solfiti) è una pratica molto comune perché consente agli enologi di mantenere sotto controllo le evoluzioni indesiderate del vino. Tuttavia, nonostante questa loro azione “benefica”, i solfiti vengono ritenuti tossici per l’organismo umano in quanto, come sostanza chimica, lascia residui persistenti che possono reagire chimicamente con alcuni microrganismi diventando appunto tossici. Per questa ragione la legislazione europea regolamenta finemente i livelli di solfito nel vino, obbligando i produttori alla dicitura “contiene solfiti”, in etichetta, se questi sono presenti in concentrazioni superiori a 10mg/L.
Fattoria Mantellassi, ha sposato con grande entusiasmo questo progetto, proprio per quella filosofia del “fare vino” e del “fare bene” che contraddistingue da sempre la sua produzione, pronta, come sempre, ad esprimere al meglio l’essenza e la filosofia della purezza, della qualità e dell’ecosostenibilità ambientale.
Il metodo allo studio, e che potrebbe vedere già i primi frutti con la prossima vendemmia, è particolarmente efficace senza essere invadente in quanto questa iperossigenazione controllata non influirà minimamente sul sapore finale il vino ne guadagnerà in salute e integrità.
Il dictat di Fattoria Mantellassi sembra dunque “migliorare”, non solo attraverso l’esaltazione della qualità ma anche attraverso sistemi che guardano al benessere del consumatore, alla sicurezza, alla naturalità e alla preservazione dell’ambiente.
Vino già straordinario e apprezzatissimo nel mondo, Il Morellino di Scansano ora avrà un plusvalore che lo manterrà tra i grandi vini del made in Italy.
dicembre 2024
EDITORIALE
di: Alberto Bortolotti
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