Pubblicisti
18/12/2018
LETTERA GIPU N. 5 (34) – Consiliatura 2017-2020 AI GIORNALISTI PUBBLICISTI DELL’EMILIA-ROMAGNA
Care Colleghe e cari Colleghi,
vi inviamo la Lettera GIPU di Natale, con le ultime novità curate dagli amici GIPU impegnati negli organi di categoria (Emilio Bonavita, Michelangelo Bucci, Francesca Caggiati, Mario Paolo Guidetti e Alberto Lazzarini) e nella nostra segreteria (Elio Pezzi e Roberto Zalambani: l'Editoriale è il suo).
1. EDITORIALE: L'ANNO CHE VERRAÌ€ PER NOI PUBBLICISTI
Le forti tensioni tra mondo politico e organizzazioni giornalistiche (vedi notizie seguenti, ndS), con le quali si chiude questo 2018, non ci consentono di capire come evolverà una situazione dei mezzi di informazione grandi e piccoli nei mesi a venire e quindi anche noi giornalisti pubblicisti non possiamo che stare alla finestra, cercando di vedere le varie situazioni e le ripercussioni che potranno avere sul nostro lavoro di comunicatori sempre più difficile e a rischio.
Il futuro degli organismi di categoria sembra appeso a un filo: Inpgi, Ordine e Sinda- cato vivono forti momenti di incertezza e crescenti crisi di ruolo e di identità. Speriamo che il congresso della Fnsi, preceduto dai congressi delle Associazioni stampa regionali chiamate ad eleggere i propri delegati all'assise di Levico Terme (si terrà dal 12 al 14 febbraio 2019), dia una scossa al nostro lavoro, sia sul fronte delle tutele, che su quello dell'editoria, settore al quale servirebbero forti sostegni e non minacce di tagli ulteriori, che mettono fortemente a rischio la libertà e il pluralismo dell'informazione nel nostro Paese.
Di positivo possiamo registrare una maggiore consapevolezza dei pubblicisti di avere un ruolo da giocare nelle specializzazioni che, acquisendo maggiori conoscenze e com- petenze, possono aprire strade di lavoro nei settori trainanti del nostro Paese, quali l'agroalimentare, l'ambiente, l'economia, le professioni tecniche, quelle mediche e del volontariato.
Positivi segnali al riguardo sono pervenuti in ottobre dagli "stati generali" della stampa agroalimentare e turistica svoltisi a Milano, dalle fiere del turismo e dell'ambiente di Rimini, dal convegno sulla stampa scientifica svoltosi a novembre a Piacenza, dal forum con gli avvocati sul lavoro autonomo a Montesilvano (Pescara), dal convegno nazionale sui cronisti delle tradizioni svoltosi ad Arezzo. Anche attraverso i corsi di formazione, che segnaliamo anche in questa Lettera, possono venire importanti approfondimenti sul nostro lavoro, aprendo prospettive di crescita anche e soprattutto per i più giovani.
2. CONTRO OGNI INTIMIDAZIONE, PER LA LIBERTAÌ€ DI STAMPA
Negli ultimi mesi si sono intensificati gli attacchi di politici, in special modo dell’area di Governo, verso i giornalisti (definiti “sciacalli” e “puttane”) e il sistema dell’informa- zione, con l’ipotesi di azzerare il fondo di sostegno all’editoria e al pluralismo.
Lettera Gipu n. 5 (34) – 15 dicembre 2018 2
A fronte di questa intollerabile situazione, una prima risposta sono stati i flash mob organizzati da Sindacato e Ordine dei giornalisti davanti alle prefetture dei capoluoghi regionali. A Bologna martediÌ€ 13 novembre (dalle ore 12.00 alle 13.00) si eÌ€ svolto un presidio davanti alla Prefettura di via IV Novembre, a cui hanno partecipato numerosi giornalisti emiliano-romagnoli, i rappresentanti dell'Ordine regionale, con il presidente Giovanni Rossi, dell’Associazione Stampa Emilia-Romagna, con la presidente Serena Bersani, e dell'Usigrai (Unione Sindacale Giornalisti Rai), con il segretario Vittorio Di Trapani. Una delegazione eÌ€ stata ricevuta in prefettura dove ha incontrato il capo di gabinetto che ha trasmesso al Governo tutte le rimostranze dei giornalisti.
Con le affermazioni di Luigi Di Maio (pubblicista iscritto all’Ordine della Campania) e di Alessandro Di Battista, entrambi esponenti del Movimento 5 Stelle, il primo anche vicepresidente del Consiglio, contenenti le espressioni volgari e insultanti per tutta la categoria di cui sopra, si eÌ€ raggiunto un livello tale da provocare un ampio dissenso e una forte preoccupazione in tutta la societaÌ€ italiana.
L’iniziativa nazionale e locale eÌ€ stata una prima risposta pubblica collettiva della cate- goria ad una situazione intollerabile, a cui si accompagna la minaccia di abrogare il nostro Ordine professionale e di tagliare i finanziamenti pubblici (giaÌ€ ampiamente ridotti e resi ottenibili con procedure giustamente piuÌ€ rigorose), anche alle cooperative di giornalisti e poligrafici (spesso nate per ridare lavoro a colleghi che lo avevano perso a seguito di crisi aziendali), alle pubblicazioni degli italiani all’estero, ai giornali delle onlus e delle minoranze etniche, queste ultime costituzionalmente tutelate.
Il presidente dell’Ordine nazionale Carlo Verna ha invitato Di Maio a dimettersi dall’Ordine medesimo, mentre il Consiglio regionale della Campania ha segnalato le affermazioni dello stesso Di Maio al Consiglio di disciplina, ritenendo siano in violazio- ne delle norme deontologiche.
3. TAGLI ALL'EDITORIA: A RISCHIO POSTI DI LAVORO E GIORNALI LOCALI
L’8 dicembre, in piazza della LibertaÌ€ a Cesena, il collega GIPU e consigliere regionale dell'Ordine Michelangelo Bucci ha preso parte ad un dibattito pubblico di Legacoop Romagna su “Stampa, libertaÌ€ di informazione e pluralismo”. EÌ€ stata un’occasione per fare chiarezza sui contributi pubblici all’editoria (ridotti del 90% nel giro di pochi anni, passando da 500 milioni di euro a meno di 50), sostegni che ad oggi sono riservati esclusivamente ai giornali no profit (come quelli diocesani), delle minoranze linguistiche, o editi da cooperative di giornalisti, sulla base delle copie effettivamente vendute. Non esiste piuÌ€, da tempo, il contributo diretto ai grandi giornali, ma soltanto un fondo rinnovato che sostiene in primo luogo i piccoli territori e chi altrimenti non avrebbe voce. Cancellare questo fondo metterebbe a rischio 10 mila posti di lavoro, con la chiusura immediata di centinaia di giornali locali.
4. VICENDA "VOCE DI ROMAGNA"
Sul sito dell'Ordine regionale giornalisti eÌ€ disponibile un aggiornamento sulle vicende processuali di Gianni Celli (ex editore della "Voce di Romagna") e dei suoi sodali. Decine di giornalisti, grafici, fotografi, agenti pubblicitari, oltre che gli istituti di cate- goria, attendono giustizia. Anche se le pronunce del tribunale e gli auspicati rimborsi non potranno cancellare le ferite della "allucinante trafila di inganni e intimidazioni inflitti alla redazione", per citare un documento del gennaio 2016 votato all'unanimitaÌ€ dal Consiglio nazionale dell’Ordine giornalisti. Quella della gestione editoriale della "Voce", coacervo di illegalitaÌ€, eÌ€ una vicenda che resta emblematica. Specie nei suoi atti finali, che addirittura videro giornalisti contrapporsi in modo frontale ad altri col- leghi "colpevoli" soltanto di reclamare cioÌ€ che spettava loro di diritto.
Lettera Gipu n. 5 (34) – 15 dicembre 2018 3
5. UN GIARDINO PER ILARIA ALPI
Un’area verde, un’oasi di pace a un passo dalla via Emilia, eÌ€ dedicata alla giornalista Ilaria Alpi. L’intitolazione del 9 ottobre scorso a Bologna, alla quale ha preso parte Michelangelo Bucci in rappresentanza dell’Ordine, racchiude molto di piuÌ€. Si tratta, infatti, di un progetto che ha coinvolto i ragazzi delle scuole in un percorso (“Le strade delle donne”) volto a riequilibrare una toponomastica troppo spesso declinata al maschile, contribuendo a far aumentare la consapevolezza del ruolo delle donne nei vari contesti sociali e culturali. Sono stati i ragazzi stessi, studenti e studentesse dell’Istituto tecnico “Crescenzi-Pacinotti”, a scegliere di dedicare l’area verde di fronte all’ospedale Maggiore alla giornalista del tg3 uccisa a Mogadiscio nel 1994, assieme all’operatore Miran Hrovatin. Alpi stava indagando sullo smaltimento illegale di rifiuti tossici e sul traffico d’armi tra il nostro Paese e la Somalia. Una martire della professione, Ilaria Alpi, una giornalista che non si limitava a “raccogliere dichiarazioni” (come piacerebbe a qualche politico), ma viveva il suo mestiere per quello che eÌ€: ricerca della veritaÌ€, vaglio dei fatti, mediazione e divulgazione. Questi gli studenti lo hanno capito benissimo, tanto da citare nel loro intervento altri giornalisti che hanno pagato con il prezzo della vita la loro coerenza, in Italia e in Europa. Una boccata d’aria fresca, quest’attenzione dei giovani per la buona informazione e i fulgidi esempi di giornalismo (alla faccia della disintermediazione imperante), tanto piuÌ€ necessaria in questi giorni di attacchi continui da parte della politica ai giornalisti, al loro Ordine e alle testate d’informazione. Un ininterrotto stillicidio di accuse questo, tra l’infondato e il ridicolo, che rasenta ormai l’aperta intimidazione e mette a rischio il valore costitu- zionale della libertaÌ€ di stampa. Vedere dei giovani omaggiare chi ha pagato con la vita per informare, per rendere i cittadini piuÌ€ consapevoli e dunque liberi, riaccende la speranza che un altro Paese sia possibile. Un Paese che tiene in massima conside- razione la storia, riconosce il valore delle donne in ogni contesto, legge e approfon- disce gli argomenti piuÌ€ rilevanti per la collettivitaÌ€, rispetta i giornalisti come incaricati di pubblico servizio. Solo un sogno ad occhi aperti, ad oggi.
6. FORMAZIONE: CORSI “LIBERI” DI DICEMBRE 2018 E GENNAIO 2019
Le attivitaÌ€ di formazione continua permanente per il triennio formativo 2017-2019 proseguono a pieno ritmo in regione e nel Paese. Per partecipare ai corsi, obbligatori per legge per tutti gli iscritti, occorre iscriversi direttamente sulla Piattaforma Sigef al link: https://sigef-odg.lansystems.it/sigef/, che riporta i corsi gratuiti promossi dagli Ordini nazionale e regionali, oltre a quelli on line, in streaming e a pagamento. L’Emilia-Romagna (Ordine e Fondazione) sta svolgendo il consueto grande lavoro di organizzazione e proposta per tutti i colleghi.
Questi i corsi regionali gratuiti con posti ancora liberi dal 17 dicembre 2018 al 25 gennaio 2019 (altri sono in fase di predisposizione e approvazione): a Rimini, il 17 dicembre: "Il peso delle parole: sessismo, omofobia e media"; a Bagnolo in Piano (Reggio Emilia), il 12 gennaio 2019: "La comunicazione nel mondo delle corse auto- mobilistiche, dagli inizi del ‘900 ai giorni nostri"; a ForliÌ€, il 25 gennaio: "Dalle commu- nity alle comunitaÌ€. Il servizio del giornalista per fare rete".
Scriveteci per sottoporci le vostre domande e proposte. Cari auguri di Buon Natale e Buon Anno a voi e alle vostre famiglie.
Cordialmente,
La Segreteria GIPU
(Elio Pezzi e Roberto Zalambani)
ottobre 2024
EDITORIALE
di: Alberto Bortolotti
Qualche tempo fa è finalmente arrivata la risposta alla domanda "a cosa servono i giornalisti a cosa serve il loro Ordine?". L'hanno data in diretta due voci radiofoniche. Sabato 27 maggio sui 97.3 e 97.6 di Radio International il giornalista Leo Vicari (dipendente dell'azienda) si è... (...segue +)