Agroalimentare
13/12/2016
Presentato il nuovo servizio Food Label Check, per l'autoproduzione e la stampa delle etichette nutrizionali
Food Label Check è un servizio, una novità per la nostra regione, che ha come scopo principale non solo quello di contribuire a semplificare per le aziende l'applicazione della normativa europea in materia di etichettatura alimentare, (in particolare per quello che riguarda l'obbligo di esporre i valori nutrizionali dei prodotti), ma anche per quello di dare alle stesse aziende, indipendentemente dall'obbligo di legge, uno strumento che garantisca la messa a disposizione della più ampia e corretta informazione al cliente sulle caratteristiche dei prodotti stessi.
Il servizio non consiste soltanto in un software per stampare etichette, ma si tratta di una piattaforma attraverso la quale anche il più piccolo dei produttori può offrire al cliente, ottemperando alla legge, certezza, sicurezza legale e trasparenze al contenuto e alle caratteristiche nutrizionali dei suoi prodotti.
Proprio in virtù di questi elementi distintivi ha un preciso significato il fatto Food Label Check nasca dalle Camere di Commercio, cioè dalla Pubblica Amministrazione per eccellenza delle imprese.
La Camera di Commercio di Bolzano, qui rappresentata dal suo Segretario Generale, dott. Alfred Aberer, è proprietaria di Food Label Check, che ha ideato e realizzato circa un decennio fa, con un progetto che si è poi evoluto con la collaborazione di Infocamere.
L'approccio degli ideatori del progetto è stato intelligente e, di fatto, la piattaforma è stata costruita in tutte le sue principali funzionalità, ben prima che esistesse l'obbligo di legge, insieme alle imprese, in modo tale da valorizzare in maniera straordinaria le proprie eccellenze gastronomiche, esigenze di certezza, sicurezza e trasparenza delle informazioni dei prodotti alimentari. Obiettivo del servizio è sempre stato quello di valorizzare la qualità del prodotto prima di tutto.
Inizialmente destinato alle imprese locali dell'Alto Adige si è poi deciso di aprire il progetto, e la sua filosofia, anche gli altri territori attraverso gli enti del sistema camerale che, così, hanno l'esclusiva nell'utilizzo dell'applicazione. In Emilia Romagna e Veneto dono le Unioni Regionali delle Camere di Commercio che hanno acquisito il diritto all'utilizzo della piattaforma in esclusiva per i territori di loro competenza.
Certo, ci si poteva aspettare che fosse lo Stato a muoversi, visto che l'adempimento di un obbligo normativo valido per tutto il territorio nazionale coincide e si intreccia con l'interesse di tante piccole e medie imprese, con quello dei consumatori e con quello più generale di tutela della grande enogastronomica del nostro paese.
Così non è stato, ma non è da escludere che in futuro possano nascere nuove sinergie in ambito pubblico con la prospettiva di mettere a sistema nuove risorse pubbliche per migliorare ancora il progetto ed il relativo servizio, che è unico nel nostro Paese per ampiezza della sua banca dati di alimenti ed ingredienti già inseriti grazie all'esperienza quasi decennale e al progressivo allargamento dei territori coinvolti.
Questo servizio rappresenta, quindi, una grande opportunità per la valorizzazione del lavoro di una moltitudine di ottimi “artigiani” del cibo che, con l'utilizzo di ingredienti locali, hanno mantenuto in vita le tradizioni gastronomiche dei nostri territori e che hanno originato una varietà di prodotti che solo il nostro Paese può vantare.
Ed è anche e sopratutto con questo spirito che il Sistema Camerale Emiliano-Romagnolo, attraverso la sua Unione Regionale, ha voluto offrire questa opportunità, a costi assolutamente competitivi, alle imprese di un territorio che, come tradizione gastronomica, non ha nulla da invidiare a nessuno
Etichette più ricche per i prodotti alimentari
Il Da oggi diventa obbligatoria per gli alimenti, l'etichetta con le informazioni e le indicazioni nutrizionali. Si completa così l'applicazione del Regolamento Ue n.1169/2011, relativo alla fornitura di informazioni sugli alimenti, tema molto caro ai cittadini.
Infatti, l'etichettatura alimentare rimane lo strumento più efficace, come dimostra l'indagine Censis secondo cui il 56,4% dei consumatori legge l'etichetta con molta attenzione, mentre il 71,4% è sensibile al tema.
Ma non solo: secondo un'indagine del Ministero delle Politiche agricole il 96,5% degli italiani vorrebbe anche conoscere l'origine dei prodotti. Per questo, accanto alle informazioni nutrizionali è importante l'introduzione dell'indicazione obbligatoria dell'origine della materia prima. Il via libera dall'Europa è già arrivato per il latte e i suoi derivati – burro, yogurt, formaggi e latticini- che dal 1° gennaio 2017 riporteranno dunque in etichetta la provenienza delle materie impiegate, mentre si aspetta il risultato della richiesta già inoltrata per grano e semola.
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dicembre 2024
EDITORIALE
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