Il consigliere IFAJ James Campbell durante il suo intervento a Bologna. Alla sinistra la dottoressa Roberta Chiarini, relatrice al Corso; a destra la presidente Arga, Lisa Bellocchi
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Agroalimentare
20/11/2014
La PAC, corso di formazione ARGA
A Bologna il primo incontro tra i giornalisti del settore agroalimentare
“La politica agricola comunitaria di “comune” non ha poi molto”. Fornendo numerosi esempi, lo ha sostenuto, da Bologna, il giornalista nord irlandese James Campbell, intervenendo al Corso di formazione sulla PAC organizzato dalla Fondazione dell’Ordine dei giornalisti dell’Emilia Romagna insieme ad ARGA/UNAGA e con il patrocinio della Regione Emilia Romagna, che ha messo anche a disposizione l’aula magna per gli incontri.
Il corso sulla PAC si è sviluppato su due giornate. Nella prima hanno svolto relazioni il parlamentare europeo Paolo De Castro (che mentre veniva scritta la nuova PAC era presidente della Commissione agricoltura a Strasburgo ed oggi è incaricato dall’Unione Europea per i negoziati del Ttip); Flavio Coturni, dirigente della DG Agri della Commissione europea, appositamente giunto da Bruxelles; Pietro Sandali, direttore generale di Unaprol e perfetto conoscitore dei complicati meccanismi europei.
La seconda giornata è stata aperta da un’applaudita relazione del professor Angelo Frascarelli, dell’Università di Perugia, seguìta dal circostanziato intervento di Roberta Chiarini, della Regione Emilia Romagna, apprezzata esperta di certificazioni di qualità.
James Campbell è intervenuto in rappresentanza di IFAJ, l’organizzazione mondiale del giornalisti agricoli (che in Italia è rappresentata da Unaga), di cui è consigliere e tesoriere. Il suo speech ha notevolmente incuriosito l’uditorio, perché ha offerto angoli visuali della PAC molto diversi da quello italiano, dato che ogni Paese dell’Unione ha agricolture ben differenziate.
Il corso sulla PAC ha radunato a Bologna in entrambe le sessioni oltre 100 giornalisti emiliano-romagnoli ciascuna. Grazie all’efficiente intervento di Arga Marche, anche una trentina di colleghi marchigiani hanno potuto seguire in streaming i corsi, acquisendo i punti attribuiti dall’Ordine Nazionale. Questo, felicemente riuscito, è stato il primo corso a distanza gestito in Italia da quando anche per i giornalisti è stata istituita la formazione obbligatoria.
dicembre 2024
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