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TESTO E FOTO DI

Elio Pezzi

"Giornalisti perquisiti"

Presentato un libro-quaderno di Gianni de Felice

Ravenna - L’Ordine nazionale dei giornalisti e la Provincia di Ravenna, con il patrocinio dell’Ordine regionale dell’Emilia-Romagna, il 7 settembre scorso, nella sala incontri delle Terme di Punta Marina, hanno presentato il libro-quaderno “Le mani nel cassetto (e talvolta addosso)” di Gianni de Felice, consigliere nazionale dell’Ordine, già inviato speciale del Corriere della sera e condirettore della Gazzetta dello sport. La pubblicazione contiene le testimonianze, in alcuni casi non senza ironia, di ventuno giornalisti italiani, alcuni dei quali noti al grande pubblico, che hanno subito perquisizioni personali o ambientali (Fiorenza Sarzanini, del Corriere della sera, ad esempio, ne ha subito una decina), in casa e in redazione, nei computer e nelle agende, nei libri e nei dischetti cd o nelle chiavette usb, nella biancheria (è il caso di Anna Maria Greco del Giornale) e nel frigorifero, “con il dichiarato scopo di scoprire la fonte confidenziale di una notizia: vera, ma, secondo il magistrato, non divulgabile”. Nel 99,9% dei casi le perquisizioni non hanno portato “ad alcun rinvenimento significativo”. Introdotto da Elio Pezzi e Emilio Bonavita, rispettivamente consigliere nazionale e regionale dell’Ordine, e dall’assessore provinciale alla Cultura Paolo Valenti, davanti a una platea composta da una trentina di colleghi e da rappresentanti delle istituzioni, de Felice ha illustrato le motivazioni che circa un anno fa lo hanno portato a pubblicare questa raccolta di testimonianze, dalle quali emerge che i giornalisti fanno semplicemente il loro mestiere: raccontare i fatti, senza nascondere nulla e rispettando le proprie fonti confidenziali. Il libro non ha avuto molta pubblicità, ha detto de Felice in un passaggio, ma da un anno a questa parte, anche se non è senz’altro merito del libretto, i giornalisti italiani non hanno più subito perquisizioni...