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TESTO E FOTO DI

Serena Revetria

A Bologna il turismo è sempre più di "casa"

Home sharing (o house sharing), letteralmente condividere la casa, rappresenta la nuova tendenza, in continua crescita, in Italia e nel mondo, di organizzare il pernottamento che sta letteralmente trasformando l'offerta turistica delle nostre città. L'Italia, seppure in ritardo rispetto agli altri paesi, segue un trend positivo, si è passati, infatti, dai 3,6 milioni di host del 2015 ai 5,6 milioni del 2016, dati che confermano la portata di questo fenomeno in una prospettiva, non solo economica, ma anche sociale. In tempi di crisi assicurarsi un'entrata extra rappresenta un'importante opportunità di guadagno, ecco perché sempre più persone scelgono di mettere a disposizione le proprie abitazioni per brevi periodi (host) di soggiorno ai turisti (guest). L'home sharing presenta un valore aggiunto rispetto alle sistemazioni tradizionali, in termini non tanto di risparmio economico, ma quanto di una maggiore privacy e flessibilità senza dimenticare il fattore experience, dato dall'incontro con l'host, che grazie ai suoi consigli e alle sue indicazioni può rendere la vacanza ancora più piacevole dando una prospettiva di visita diversa della città.

E proprio di home sharing si è parlato sabato 20 maggio presso le serre dei Giardini Margherita, in occasione del festival italiano sul turismo responsabile, IT.A.CA', che per la tappa bolognese ha scelto il tema Home sharing e turismo sostenibile. Nello specifico si è analizzato il contributo che questo fenomeno porta all'offerta turistica dell'intera area metropolitana della città di Bologna. “La città ha registrato un aumento delle presenze turistiche a doppia cifra, sopratutto internazionali. Siamo molto contenti, ma l'attenzione è sempre rivolta a una crescita sostenibile.” - ha affermato Patrick Romano, Bolognawelcome.

Il boom di questo fenomeno, strettamente legato alla nascita di Airbnb, il portale online che mette in contatto guest e host, ha portato ad un aumento delle strutture ricettive, seppur non tradizionali, che si traduce in flussi turistici più alti all'interno delle città con effetti positivi sull'intero tessuto commerciale del territorio. A confermarlo i numeri: i viaggi prenotati in Italia con Airbnb nel 2016 hanno generato un impatto sulle attività economiche di 4,1 miliardi. “Il fenomeno dell'home sharing sta portando dei cambiamenti, non solo in termini di flussi turistici e della capacità di una città come Bologna di accogliere gente, ma sta cambiando il valore immobiliare della città”- ha affermato Matteo Lepore, Assessore Economia e Turismo Comune di Bologna e Presidente Destinazione Turistica Bologna Metropolitana.

“E' necessario uno snellimento delle procedure burocratiche, il mondo del turismo sta cambiando, si sta evolvendo, c'è la necessità di rivedere tutta quella serie di normative pensate 20 anni fa quando questo fenomeno non c'era, e che ora rischiano di limitare un importante sviluppo economico e turistico del territorio” ha affermato Marco Bigi di LocalPal, associazione che riunisce tutti gli host italiani al fine di facilitare il dialogo con le istituzioni del territorio e sviluppare progetti e servizi per i soci.

All'incontro, organizzato a cura di Local Pal e Kilowatt, sono intervenuti tra gli altri, Luca Bertozzi di Airbnb, Duccio Caccioni del CAAB e Roberta Paltrinieri dell'Università di Bologna.