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TESTO DI

Matteo Franzoni

Nuova Barberia Carloni

La neve non ferma l’arte teatrale a Fiorano Modenese

Si è svolta giovedi 5 febbraio grazie a TIR DANZA, associazione teatrale di Pietro Mazzotta, la commedia intitolata “Nuova Barberia Carloni”, una messa in scena piena di gag realizzata da Leonardo Adorni, Jacopo Maria Bianchini e Alessandro Mori, comici, musicisti e acrobati per la regia di Mario Gumina. Presenti tanti piccoli spettatori accompagnati dai genitori che hanno sfidato le intemperie per gustare un momento dai sapori antichi quando si rideva in maniera semplice e pulita.

 

L’idea di Nuova Barberia Carloni

La rappresentazione nasce dalla necessità di unire diversi stili artistici come la musica, la clowneria,  il teatro classico e il teatro di strada che comporta il coinvolgimento del pubblico.

Prendendo come modello le antiche barberie dei primi anni 50, che per attirare i clienti facevano piccoli spettacoli diventando il fulcro del paese, così gli artisti incentrano le loro vicissitudini all’interno del negozio dove tutti vengono coinvolti in chiacchiere aspettando il proprio turno. In questo modo la produzione riesce a sviluppare uno dei temi principali dell’opera che è l’attesa. Quasi come un tempo quando i barbieri attendevano i clienti così oggi gli attori attendono il pubblico, che una volta accomodato si lascia lisciare e curare con gag semplici ma efficaci.

 

Lisci e puliti

Per Leonardo, Alessandro e Jacopo essere lisci e puliti vuole dire essere veri e sinceri, mantenere lo spirito fanciullesco per far trasparire queste sensazioni agli spettatori attraverso le loro performances dal gusto sano e senza volgarità. Questa positività ed energia arriva al pubblico, lo si capisce dalle tante risate in sala e dalla chiara sensazione di un pubblico soddisfatto e appagato dello spettacolo visto, proprio come i clienti che un tempo affollavano le barberie alla ricerca di un momento di appagamento personale, tra lozioni per capelli, una confidenza sussurrata all’orecchio e un caffè in compagnia degli amici, prima di tornare alla vita di tutti i giorni sbarbati e profumati.

 

La semplicità è la nota vincente dello spettacolo

Non confondiamo la semplicità con la pochezza. Uno spettacolo ricco di suoni e ritmi orecchiabili unito a equilibrismi comici ha necessità di tanto studio,  prove ed esercizio fisico.

Il linguaggio del corpo, la  messa in scena quasi tutta muta supportata esclusivamente dai molteplici strumenti suonati in diretta dagli artisti sul palco ha fatto sì che lo spettacolo potesse girare da quindici anni in tutto il mondo arrivando sino in Corea dove gli “oooh!” di stupore collettivo del pubblico hanno lasciato nel cuore degli attori un grande senso di gioia e soddisfazione.

 

L’improvvisazione degli artisti

Tante sono le scene che meriterebbero di essere menzionate, ma una in particolare ha suscitato lo stupore del pubblico: quella del cliente preso tra gli spettatori e poi quasi scordato sulla sedia del barbiere alzata di svariati metri per dedicarsi al cliente più importante di tutti: gli spettatori che divertiti hanno continuato a fruire della musica e acrobazie degli artisti mentre il “malcapitato” si godeva lo spettacolo dalla sua posizione privilegiata dall’alto del palco.

Nel complesso una gustosissima serata all’insegna delle risate. Lo spettatore esce per davvero con la sensazione di qualche grammo in meno di brutti pensieri e profumato di ottimismo nei confronti della vita, quindi un grazie agli artisti della compagnia del Teatro Necessario, che con questa opera girano il mondo da anni con immutato successo vincendo anche premi in svariati paesi europei, a dimostrazione dell’altro gradimento di critica e pubblico.