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Agroalimentare

04/11/2016

Bilancio positivo per Agrintesa: Il valore della produzione raggiunge i 277 milioni di euro

È decisamente positivo il bilancio di Agrintesa, che ha chiuso l’esercizio 2015/2016 con un valore della produzione di 277 milioni di euro e un utile di quasi 600.000 euro. La commercializzazione ha interessato, complessivamente, 3 milioni di quintali di prodotti ortofrutticoli e oltre 1,6 milioni di quintali di uva da vino.  

Questi dati della cooperativa faentina, aderente ad Apo Conerpo, sono stati illustrati dal presidente Raffaele Drei in occasione delle Assemblee comprensoriali svoltesi a Castelfranco Emilia (Mo), Forlì, Bagnacavallo (Ra) e Faenza (Ra).

“Le indicazioni emerse dal bilancio – afferma il presidente Drei – evidenziano ancora una volta che, nonostante la difficile situazione economica generale, la nostra cooperativa si conferma una realtà solida e di riferimento, con più di 4.000 soci aderenti, 2.000 dipendenti, di cui 200 fissi e 1.800 stagionali, e un patrimonio netto di 111 milioni di euro”.

“I risultati nettamente positivi – dichiara il direttore generale Cristian Moretti – dimostrano il grande dinamismo di Agrintesa e dei suoi soci che, pur a fronte delle grandi difficoltà del settore, hanno continuato a credere e ad investire nella loro attività, puntando con decisione sull’innovazione e specializzandosi anche in colture fino a qualche anno fa meno rappresentative nel nostro territorio”.

Da oggi questa tendenza potrà rafforzarsi ulteriormente anche grazie al nuovo regolamento, approvato dalle Assemblee della cooperativa, che prevede un finanziamento agevolato per i soci intenzionati ad ampliare o rinnovare le varietà frutticole coltivate nelle loro aziende, seguendo le indicazioni previste da Agrintesa e in piena armonia con i criteri fissati dai Programmi Operativi.

“Attivo già dal 2016 – sottolinea Moretti – questo prestito ha una durata di 5 anni e prevede, in aggiunta ai contributi Ocm, l’erogazione di 5.000 euro ad ettaro (al momento a tasso zero) che i soci potranno poi restituire gradualmente nei primi 3 anni di entrata in produzione del frutteto”. “Il progetto – dichiara il presidente Drei – nasce dalla volontà di supportare i nostri soci e dalla consapevolezza che una efficace programmazione delle produzioni, basata sulla scelta delle specie e varietà più apprezzate dal mercato, costituisce senza dubbio l’elemento fondamentale su cui basare le prospettive economiche future”.

“Si tratta quindi di un’operazione estremamente importante – concludono Drei e Moretti – messa in campo con l’obiettivo di sostenere tutti i soci integrati nella nostra cooperativa e decisi, attraverso nuovi investimenti, a garantire un futuro alle proprie aziende, ad Agrintesa e all’intera frutticoltura emiliano-romagnola”.

 

 

 

aprile 2024


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